La festa del lavoro

L’anno scorso, per la sua festa, mamma non stava bene. Aveva un po’ di nausea, ma aveva anche sempre fame. Io ero molto preoccupato e le dicevo di smetterla di mangiare di continuo visto che la sua pancia stava diventando sempre più grande. Lei però, anche se stava male, era stranamente felice. Io non sono felice quando ho mal di pancia. Quando le ho dato il regalino per la sua festa, cioè un portafotografia a forma di cuore, lei si è messa un po’ a piangere e mi ha detto “qui metteremo una foto della nostra famiglia: io, te, papà e la sorellina!”. Io sono rimasto un po’ stupito e lei mi ha spiegato che dentro la sua pancia stava crescendo Giulia…..la sorellina che le chiedevo da molto tempo.

(Nicola, 9 anni)

Il giorno di Pasqua

Il giorno di Pasqua la mia nonnina, ha seguito la Messa in televisione, cantando e pregando e ogni tanto si girava per farmi “ssshhh” col dito. Alla fine della Messa nonna si è fatta il segno della croce e mi ha spiegato che a Natale bisogna essere felici perché Gesù nasce ed a Pasqua bisogna essere contenti perché Gesù, che era morto, risorge. Io non ho avuto il coraggio di dirle che ero contento di aprire le uova di Pasqua, ma lei l’ha capito e ha detto: “Fai una preghierina per Gesù prima di pensare alle uova!”.

(Tomaso, 7 anni)

Margherite

Vicino a casa mia c’è un campo che io percorro ogni giorno per andare a scuola. In primavera diventa un vero e proprio prato e si riempie di margherite, gialle e bianche. L’anno scorso la mia maestra preferita è andata in pensione. Lei diceva sempre che le piacciono molto le margherite perché sono fiori semplici, ma allegri e spontanei come i sorrisi dei suoi bambini. Alla fine della scuola mi ero fermata con mia mamma nel prato a raccogliere un mazzo di margherite e l’avevo portato alla maestra. Le avevo scritto anche un bigliettino “Cara maestra, mi mancherai, ma ti penserò ogni volta che vedrò fiorire le margherite”.

(Alessia, 9 anni)

IL PAPA’ PASTICCERE

Il mio papà è un pasticcere e fa le torte per le feste di tutti. Il giorno della festa del papà, però, volevo fargli una sorpresa e con la mia mamma gli ho preparato una pizza a forma di cuore. Con i capperi abbiamo scritto “Auguri papà”. Lui è rimasto molto contento del nostro capolavoro, ha detto che la pizza era molto buona e che un giorno faremo a gara. Io preparerò una torta e lui una pizza. Magari per la festa della mamma e lasceremo decidere a lei chi sarà il migliore!

(Michele, 7 anni)

Il mio vestito di Carnevale

Il mio vestito di Carnevale preferito è quello da regina. Due anni fa avevo chiesto a mia mamma di comprarmene uno per la sfilata di giovedi grasso. Fino al lunedi avevo solo la corona ed ero molto preoccupata perché le mie amiche Chiara e Ilaria avevano già comprato i loro vestiti da fatina e da strega…ma con mamma non mi lamentavo. Sapevo che non poteva comprarmelo nuovo, ma lei ha sempre delle idee fantastiche. La notte prima della sfilata, però, non ho dormito. Pensavo che se mamma questa volta non aveva avuto tempo di farsi venire l’idea fantastica, sarei stata l’unica ad andare alla sfilata senza vestito. Il giovedi grasso, invece, al mio risveglio ho trovato sul letto un bellissimo vestito rosso da regina. L’aveva cucito zia Angela per tutta la notte. Zia Angela è una sarta bravissima, è la sorella del mio papà. Siccome abita lontano, mamma l’ha invitata a stare da noi per Carnevale e lei si è offerta di cucirmi l’abito. La sfilata è stata bellissima ed io mi sono sentita una vera regina.

(Marcella, 7 anni)

La bambina che mi piace

Nella scuola materna che frequento c’è una bambina che si chiama Giorgia. Mi piace molto, è bionda e si è appena tagliata i capelli. Io le voglio molto bene e la vorrei sposare. Il giorno di San Valentino ho chiesto la sua mano a suo padre ed è d’accordo. Anche mio papà e mia mamma sono d’accordo. La mamma e la nonna di Giorgia invece non vogliono che ci sposiamo. Forse pensano che siamo troppo piccoli. Se riesco a sposarla però voglio che il giorno del matrimonio lei indossi un bel vestito come quello che aveva mia mamma quando ha sposato papà. Era verde con tanti brillantini. Io ero con loro quel giorno e mi ricordo bene che mia mamma era bellissima. Lo sarà anche Giorgia.

(Giuseppe, 8 anni)

BELVA IL CAGNONE

Belva è un cagnolone grande, ma pauroso. La notte di Capodanno, mentre i suoi padroni fanno il conto alla rovescia, lui li guarda assonnato. Ad un certo punto, stappato lo spumante e iniziati i botti, Belva si spaventa e va a rifugiarsi sotto il tavolo, con il cuore che batte forte forte. Matilde gli va incontro e lo consola: anche lei odia i botti di Capodanno, anche se da lontano guarda affascinata le luci dei fuochi d’artificio. Non facessero quel brutto rumore, a Belva e a Matilde piacerebbe moltissimo quello spettacolo che si vede dalla finestra.

(Alessio, 6 anni)

La neve

In Sardegna c’è sempre caldo e non cade mai la neve. L’anno scorso, però, nel mio paese ha nevicato e si vedeva solo bianco attorno alla mia casa. Mamma mi ha coperto bene bene e sono uscito in cortile col mio amico Alessandro che abita a fianco a casa nostra. Abbiamo deciso di costruire un pupazzo di neve. Non è stato facile, non è come costruire dei castelli di sabbia al mare. La neve poi era gelida. Però è stato troppo divertente. Mamma ci ha dato una carota per il naso, una sciarpa vecchia di papà, un cappellino, una scopa di paglia. Purtroppo la neve è durata poche ore e l’ha sostituita la pioggia. Meno male che papà ha fotografato il nostro pupazzo col telefonino.

(Matteo, 8 anni)

l’Arcobaleno

Mi piace moltissimo disegnare l’arcobaleno. E’ tondo come un abbraccio….ed è coloratissimo.
Ha un arco rosso come il cuore e uno arancione come il melone, uno giallo come il sole e uno verde come le foglie, uno azzurro come gli occhi di mia mamma e uno violetto come i fiori del mio giardino……. Il settimo arco è color indaco come …………. Ma che colore è l’indaco???? L’ho chiesto a mio zio che sa tante cose….dice che è a metà strada tra il viola e il blu…. Mi ricorda tanto il livido che mi sono fatto ieri cadendo dalla bici!

Il Cellulare

Vorrei tanto un cellulare…di quelli che scattano le foto. Ma i miei genitori non sono d’accordo. Dicono che ho solo 8 anni e non posso averne uno. Però l’altra sera mia mamma stava cucinando e aveva bisogno di mandare un messaggio alla zia, così mi ha chiesto di farlo io. L’ho fatto, però non ho capito perché 8 anni sono pochi per avere un cellulare e non per mandare un messaggio. Speriamo che cambino idea presto.