La gallina col suo gallo
sveglia presto la giornata
mangia grano giallo giallo
poi riposa accovacciata.
La gallina col suo gallo
sveglia presto la giornata
mangia grano giallo giallo
poi riposa accovacciata.
Una famigliola di maiali stava sempre a dormire. In primavera però, c’erano tante mosche che disturbavano il loro sonno. Un giorno la mamma, stufa, disse: “che noia queste mosche! Forza cuccioli, andiamo a fare un bel bagno di fango!” Loro subito corsero felici verso il fango migliore e ci si tuffarono dentro. Le mosche non riuscendo più ad appoggiarsi ai maiali, se ne andarono e loro poterono riposare senza essere disturbati. Al tramonto, la mamma li svegliò: “Sveglia piccoli! È l’ora della doccia!”. Tutti in fila indiana, si fecero una bella passeggiata nei campi di mais, sotto la pioggia degli innaffiatoi. Tornando a casa, passarono lungo un campo di lavanda in fiore per profumarsi per bene. Puliti e profumati, erano pronti per andare a dormire tutta la notte senza quelle fastidiose mosche che erano andate a dormire, pure loro, al calar del sole.
Stanno i grossi grossi buoi
pascolando tutto il giorno
vanno in coppia dove vuoi
vanno e poi farann ritorno.
mucca, toro e vitellino
mangian erbe fresche e
buone sono i primi che al mattino
fanno grande colazione.
La befana arriverà col carbone? Chi lo sa? Noi, la calza, l’appendiamo nel camino e aspettiamo la mattina ci dirà cosa lei ci porterà forse arance e caramelle per i bimbi tanto buoni ma alle bimbe birbantelle forse porterà carboni.
C’era una volta una bimba di nome Elisa. Amava la neve e scrisse a Babbo Natale il suo desiderio. Fu così che Elisa, la sera della Vigilia, si mise nel lettino e prima di chiudere gli occhi bisbigliò ‘’Babbo Natale non dimenticarti, se puoi. Sarebbe bellissimo.”’ Passarono le ore e la neve iniziò a scendere. Elisa dormiva ancora. Ma ad un tratto la bimba si alzò e quello che vide non fu solo un sogno. La gioia fu tanta e costruì, in quella mattina magica, un pupazzo di neve bellissimo. Lo chiamò Babbo Natale, la maniera più dolce per ringraziare chi, ai sogni, credeva come lei. I sogni si avverano, anche quelli grandi come il cielo.
C’era una volta un topolino di nome Samuel. Il Natale era appena passato. Si sentiva triste. I giochini erano accanto al suo letto, ma desiderava che il Natale fosse ancora lì, con la sua neve soffice dei sogni e i nonni sorridenti accanto alla tavola rossa. “Mamma, ma il Natale ora dov’è? Sta riposando?” – aveva chiesto il piccolo Samuel – Possiamo svegliarlo e fare in modo che ci sia tutti i giorni? Sarebbe bello se giocasse con noi anche in estate.” “Il Natale c’è sempre, è dentro il tuo cuoricino” sussurrava la sua mamma. Parole che lo facevano pensare. Samuel corse dai nonni, con sciarpina e cappello bussando alla loro porta. Li strinse fortissimo, bisbigliando “Nonni, venite con me. Stasera festeggeremo di nuovo il Natale.” Il topolino era pieno di gioia e sentiva il cuore battere. Il Natale s’era svegliato! Le parole della mamma risuonavano ancora. Lo racconta ai cuccioli che incontra, il Natale con coccole e abbracci torna e diventa speciale. Da quel giorno la festa più magica dell’anno non finisce mai.
C’era una volta il coniglietto Batuffolino. Era arrivato l’autunno nella valle Batuffolino vedeva cadere, leggere leggere, le foglioline. Gialle, rosse come le fragole e marroncine, simili alla cioccolata. Avrebbe voluto salvarle, portarle nella sua casetta. Il vento le avrebbe portate via e lui non voleva che accadesse. D’improvviso giunse la coniglietta Camilla. “Insieme porteremo tutte le foglioline al riparo.” disse. Con qualche piccolo viaggio e tanti sorrisi tutte le piccole erano nella casetta di Batuffolino. Quelle gialle erano diventate rosse per l’emozione e Camilla era al settimo cielo. Gli incantesimi non finisco mai e sembra che gli animaletti della natura, da quel giorno, salvino sempre le foglioline e le aiutino a tornare sugli alberi quando é primavera.
C’erano una volta Tommy e Carolina, due scoiattolini dal muso coccolato dalla crema dei dolcetti. I due, tutte le mattine, correvano a scuola, zampina nella zampina. Il sole s’era nascosto dietro le nuvole e la pioggerellina stava vincendo. All’uscita da scuola i due fratellini rimasero immobili. Avevano dimenticato l’ombrello e, correndo sotto la pioggia, rischiavano di prendere un bel raffreddore. Magica, arrivò Ilaria, l’amica scoiattolina con un ombrellino colorato. Carolina e Tommy felici e, stretti, stretti, s’abbracciarono. Corsero sorridendo mentre la pioggerellina continuava a scendere, senza sfiorare i musetti perché, sotto l’ombrellino, Ilaria sussurrava sempre: “Abbraccia quelli che ti amano e vedrai che i temporali non ti bagneranno mai.” Erano bellissime e vere le parole della scoiattolina.
C’erano una volta, nel bosco delle foglie variopinte, i coniglietti Cacao e Carolina, due fratellini inseparabili. Nella natura stava per giungere una festa particolare, festa che Carolina e Cacao aspettavano da tanto tempo. Era tutto pronto per la festa di Halloween, la zucca accanto alla porticina e le prime luci iniziavano ad illuminare. Carolina vide, seduta accanto alle lanterne colorate, una cricetina di nome Bijou. Bijou era triste perché gli amici erano lontani. Eppure, Carolina e Cacao sapevano quanto regalare una magia fosse importante. “Una festa piena di incantesimi” aveva promesso la coniglietta. Carolina aveva deciso di regalare un vestito a Bijou, mentre Cacao si occupava degli accessori. Il vestitino da strega era pronto. La cricetina lo indossò, felice mentre roteava. La festa di Halloween erano appena iniziata e l’amicizia non sarebbe mai finita.
C’era una volta la topolina Moffy. In quella casetta c’era anche Zacky, un gattino color cioccolata che amava imparare. Prendeva un libro e leggeva le favole. Moffy lo ascoltava ogni giorno. La sua famiglia aveva detto a Moffy di stare lontana dal gattino, poteva farle male ma Moffy aveva scoperto sin da subito il cuore bellissimo di Zacky. Una mattina di primavera, Moffy uscì dalla sua stanza e saltò sul tavolo dove stava studiando il gattino. Moffy vide le lettere ma non sapeva distinguerle. Fu allora che Zacky le prese la zampina e iniziò a farla scorrere sulle righe. Lui leggeva e lei ripeteva. Era nata l’amicizia tra una topolina e un gattino, mentre tutti rimasero a bocca aperta nel vederli imparare insieme. Leggono e scrivono con dolcezza e non si lasciano mai.