Cara Befana, io sono Maria, forse mi conosci già perchè ti scrivo tutti gli anni! Volevo dirti una cosa, anche se dicono che sei una signora brutta, per noi bambini sei la più dolce e la più amata Ti scrivo perché vorrei chiederti di regalare agli adulti la voglia di giocare con noi bambini così saremo più felici, e poi siccome ho ricevuto già tanti regali da Babbo Natale, vorrei che tu prima pensassi ai bambini poveri, però se ci scappa qualcosa anche per me non ti preoccupare lo accetto volentieri.
Sono un bimbo fortunato
Molti emigrati vengono in Italia perché nel loro paese c’è povertà e non trovano lavoro Un giorno, mentre con la mia mamma cercavamo parcheggio, si è avvicinato un “Vucumprà” , gli abbiamo comprato dei calzini e lui se n’è andato felice. Al mare c’erano tantissimi ragazzi di colore che vendevano i loro prodotti: asciugamani, tappeti, orologi e altre cose, continuavano a camminare su e giù per la spiaggia e mi facevano molta pena, perché per guadagnarsi da vivere facevano tanta fatica. Io penso di essere un bambino fortunato per questo quando potrò cercherò sempre di aiutare gli altri.
Il gattino fedele
Antonietta aveva un gattino grigio tanto dolce e affettuoso. Quando è andata in ospedale per fare dei controlli, il gattino era sempre triste. Miagolava di giorno e di notte e non mangiava più. La mamma non aveva detto nulla ad Antonietta per non farla preoccupare però le diceva di stare tranquilla e di non essere nervosa così sarebbe tornata presto a casa dove il gattino l’aspettava. Quando Antonietta uscì dall’ospedale e tutta felice tornò a casa, il gattino quando la vide cominciò a fare le fuse e riprese di nuovo a mangiare accanto alla sua padroncina che non lasciò più.
(Antonietta 7 anni)
VACANZE IN MONTAGNA
Una volta con la mia famiglia siamo andati in vacanza in montagna c’era tantissima neve, io non l’avevo mai vista, perché abito in un paese sul mare. Una mattina ho deciso di fare un pupazzo di neve, una bella carota per il naso due sassi per gli occhi, una sciarpa e un berretto. Ero proprio soddisfatto e l’ho chiamato Poppy tutti i giorni giocavo con lui come se fosse un vero amico. Purtroppo un giorno iniziò a piovere e Poppy cominciò a sciogliersi finchè sparì del tutto, mi sono sentito tanto triste perché avevo perso un amico.
(Francesco 7 anni)
IL PICCOLO MERCATINO DELLA SOLIDARIETÀ
Un giorno la nostra maestra ci ha parlato di una famiglia molto povera, che non aveva quasi mai da mangiare, allora assieme ad alcune compagne abbiamo pensato, di raccogliere tra i nostri giochi delle cose che magari non ci servivano più e di provarle a vendere al parco. Abbiamo allestito un piccolo mercatino con giochi, matite colorate, fumetti, collanine ecc.. Ci siamo divertite molto e abbiamo anche guadagnato una piccola somma, che per mezzo della nostra maestra abbiamo fatto avere a questa famiglia. La soddisfazione è stata tanta, sia per la gioia di aver creato qualcosa di bello ma, soprattutto, per esserci impegnate per uno scopo utile agli altri. Ci ha fatto capire quanto siamo fortunate e abbiamo deciso che almeno una volta al mese allestiremo il “piccolo mercatino della solidarietà” e il ricavato lo daremo sempre in beneficenza a persone bisognose.
(Letizia 10 anni)
LE MARGHERITE
In mezzo ad un prato vivevano due piccole margherite una bianca e una gialla, erano molto amiche e si divertivano ad inventare delle storie. Un giorno la margheritina bianca si ammalò e non sorrideva più, i suoi petali diventavano sempre più fragili, allora la margherita gialla pregò il sole di aiutarla a salvare la sua amica. Il sole commosso da questa preghiera illuminò con i suoi raggi la margherita bianca si sentì subito più forte e tornò a sorridere e a giocare con la sua amica.
(Michela 7 anni)
SALUTI DA POLPETTINA
Grazie a tutti i medici e agli infermieri di chirurgia pediatrica, che si sono presi cura di me con grandissima professionalità ma soprattutto con “immensa umanità”. Grazie anche a tutti i volontari ABOS per avermi dedicato il loro tempo, per avermi fatto giocare con l’intento di farmi stare bene.
(Camilla “Polpettina” Carrone)
IL PRESEPE VIVENTE
Quest’anno a scuola faremo una recita speciale rappresentiamo il presepe vivente. Ognuno ha un personaggio da rappresentare, io avrò una parte importantissima perché dovrò fare la Madonna, sono tanto emozionata ma sara’ bellissimo!
(Silvia 8 anni)
L’ALBERO DI NATALE
Tutti gli anni quando arriva l’8 dicembre, con i miei fratellini costruiamo l’albero di Natale con palline colorate, luci scintillanti e una bella stella cometa. Alle finestre attacchiamo tante piccole stelle preparate da noi con la mamma e alla porta d’ingresso appendiamo una ghirlanda con la frutta e le palline colorate. Prepariamo anche il presepio, come sfondo mettiamo una carta luminosa per fare il cielo e poi con della carta di giornale costruiamo le montagne, dove poi mettiamo le casette e tutte le statuine dei pastori con le pecorelle che si avvicinano alla capanna, dove ci sono la Madonna con Giuseppe mentre il Bambinello Gesù lo mettiamo la notte di Natale. Mi piace molto addobbare la casa perché la rende allegra.
(Eleonora 9 anni)
IL LUPO E L’AGNELLINO
In un paesino di montagna vivevano una pecora con il suo agnellino. Un giorno durante una passeggiata incontrarono un lupo che chiese alla pecora se poteva andare a giocare su un prato con il piccolo agnellino. La pecora ingenua gli disse va bene però devi promettermi che starai molto attento e che non gli farai del male. Dopo qualche ora la pecora preoccupata andò alla ricerca del lupo al quale chiese dove era il suo agnellino. Il lupo le rispose “Me lo sono mangiato!”, allora la pecora iniziò a piangere disperata e il lupo le disse abbracciandola: ” ci sei cascata… ci sei cascata!!!!! Ti ho voluto fare uno scherzo!!!”, chiamò l’agnellino che arrivò di corsa contento e felice tra le braccia della sua mamma.
(Sara 7 anni)