Diritti e doveri

A scuola abbiamo il diritto di parlare ma anche il dovere di ascoltare i nostri compagni e la maestra mentre parlano.

Mauro 11 anni

Anche se siamo bambini abbiamo diritto di conoscere il programma di studio, come veniamo valutati dagli insegnanti e sopratuttto abbiamo il diritto di essere informati in caso di bocciatura.

FRANCESCO 13 anni

I grandi

I grandi sono davvero strani e non vogliono mai giocare e parlare con noi bambini, rispondono sempre più tardi ora ho da fare, oppure dicono zitto stai fermo. Una volta cercavo di raccontare a mio papà un fatto che era successo in classe lui mi diceva si si però non mi ascoltava e continuava a guardare il telegiornale. Io avrei voluto che lui mi dicesse dai raccontami tutto ed io felice lo avrei fatto.

ANDREA 12 anni

I grandi furbi

Quando vado a comprare il pane nel negozio sotto casa mia aspetto con pazienza il mio turno ma spesso capita che le persone arrivate dopo di me si facciano servire passandomi davanti. Io questo non lo sopporto e la trovo un ingiustizia. Una volta non mi hanno dato neppure il resto ed io ci sono rimasta molto male.

Sara 11 anni

Al campo scout

Questa estate sono stato in campeggio con gli scout, mi trovavo bene e mi divertivo, però mi mancavano tanto i miei genitori. A volte,piangevo di nascosto da i miei amici perchè un pò mi vergognavo.Quando sono tornato a casa ho abbracciato forte i miei genitori e ho sentito che ci volevano tanto bene.

Alessandro 8 anni

Marco

Questa estate quando ero al mare mi sono innamorata di un bambino di nome Marco, era molto carino, aveva gli occhi azzurri e quando lo guardavo provavo una sensazione strana.Tutto ciò è successo in segreto scambiandoci bigliettini d’amore, perchè avevamo paura che i grandi prendessero in giro, poi le vacanze sono finite e non ci siamo più rivisti e questo mi ha fatto molto soffrire.

LAURA 10 anni

Noi bambini

Un giorno in ospedale ho sentito alcune mamme che ridacchiavano dicevano che i bambini si scrivono delle lettere affettuose. I grandi pensano ke i bambini non possono avere sentimenti d’amore e ci dicono di lasciar perdere perchè sono solo sciocchezze, invece noi ci crediamo davvero.

Io penso che anche noi bambini abbiamo una vita privata, nella quale ci sono cose che nessuno deve sapere e credo sia giusto rispettare i nostri piccoli segreti.Io ho un diaro dove scrivo tutte le cose che non voglio raccontare. La mia mamma sa che io scrivo questo diario ma non lo legge perchè io lo nascondo.

FEDERICA (8 ANNI)

La soluzione

Ho 6 anni e sono di Olbia, sono venuta in questo ospedale perché le mie difese immunitarie non volevano funzionare. Qui abbiamo trovato la soluzione per ritrovare la serenità. Qui al Microcitemico ho conosciuto infermieri e medici veramente splendidi e poi ho conosciuto i volontari vestiti di verde. Grazie a tutti voi ho ritrovato il sorriso e un colorito roseo in viso. Vi voglio bene.

(Eleonora e Mamma)

la pioggia

Quando piove molto, mamma e papà vengono a prenderci a scuola ed io e mia sorella Letizia siamo molto contenti. In macchina, sui vetri appannati, io scrivo delle letterine e i numeri che Letizia deve indovinare. È in prima elementare e ancora non sa leggere e contare bene. Se il tragitto è lungo ripassiamo tutto l’alfabeto, se dobbiamo solo tornare a casa le insegno i numeri. Lei però ha una grandissima memoria e si ricorda tante canzoni. Quando si stanca di imparare è lei che mi insegna le canzoni e mi sgrida se non mi ricordo le parole. Mamma e papà ridono sempre e in quei momenti siamo tutti allegri.

(Marco, 9 anni)

Bambini

Qualche volta chiedo alla mamma di poter scendere a giocare in cortile dove ci sono tanti altri bambini ma lei non mi manda e allora gioco da sola con le bambole.

(Paola, 6 anni)

W la Scuola

Quest’anno sono stato bocciato. Purtroppo ho passato molti giorni qui in ospedale e non avevo voglia di studiare. La scuola mi piace, mi piace fare i compiti, studiare, disegnare e stare con i miei compagni. Quando sto in ospedale mi esercito a leggere con mia mamma e faccio molti giochi di società con le volontarie che mi dicono che sono davvero bravo. L’anno prossimo spero di stare meglio e di diventare il più bravo della classe e di farmi tanti amici.

(Andrea, 7 anni)