Un giorno sono entrata nella tua stanza,
eri impaurita almeno quanto me,
il tuo sguardo si perdeva fra quegli strani strumenti
che circondavano il tuo letto, mi osservavi in silenzio, ascoltavi distrattamente le mie parole.
Per molti altri giorni hai continuato a guardarmi
senza parlare, senza sorridere, poi. una mattina,
nel vedermi il tuo viso si è illuminato e mi hai detto
“ti stavo aspettando”.
In quel momento mi hai regalato una forte emozione,
le parole sono diventate fiumi, i tuoi occhi gioiosi,
e mentre mi trasmettevi il tuo coraggio di bimba
sentivo il mio cuore farsi piccolo piccolo,
sentivo crescere in me il forte desiderio
di proseguire questo cammino
con la stessa forza trasmessami
da ogni singolo bambino incontrato
nel corso di questi lunghi anni.
Una Volontaria