Sono la mamma di una bimba di sei anni, da tredici mesi in cura presso l’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari. Ho ritenuto di dover utilizzare lo spazio che mi è stato concesso per ringraziare le persone che prestano la loro opera come volontari nei reparti pediatrici. Non credo sia necessario soffermarsi a descrivere il difficile periodo che la mia famiglia sta attraversando.
La nostra non è che una fra le tante storie che gravitano intorno ad un reparto di oncologia infantile; e ritengo che non sia difficile per chiunque abbia figli, calarsi nei nostri panni e comprendere i nostri sentimenti di genitori. Ma ciò che viviamo noi è in ogni modo poca cosa rispetto a quanto è avvenuto nella vita dei nostri bambini. Bambini che avevano giornate fatte di scuola, compagni, amici, corse in bicicletta, mare, feste. e che improvvisamente si sono ritrovati in un letto d’ospedale, con giornate fatte di esami, farmaci, sofferenze, noia.
Ed è necessario l’impegno professionale e personale di molti operatori per poter supererare momenti così difficili. Però con il passare del tempo mia figlia, e come lei tanti altri bambini, hanno ritrovato il sorriso, la voglia di guarire e di crescere. Questo è avvenuto anche grazie a chi ha fatto in modo che un po’ di “normalità” tornasse progressivamente nella loro vita, stimolandoli a riprendere un’attività così importante, soprattutto in ospedale: il gioco.
I nostri bambini hanno oggi dei nuovi amici con cui disegnare, ritagliare, incollare e che ogni giorno arrivano con un sorriso e qualche nuovo gioco da inventare insieme. Se anche questo, come credo, aiuta i bambini a guarire, non posso che sperare che questo diventi possibile in ogni Ospedale Pediatrico.
Con affetto Paola Pirastu